La traduzione dal giapponese più diffusa è ‘’Spreco’’. Alcuni, più correttamente, traducono il termine come “assenza di valore”. Nella cultura giapponese, più precisamente, il termine assume un significato i cui connotati rivestono più un carattere filosofico-morale e, letteralmente, andrebbe tradotto come: “cosa disonorevole”. All’opposto del concetto di muda troviamo il termine “valore aggiunto”, ossia tutte le attività che soddisfano le richieste del cliente.
I muda classificati da Taiichi Ohno sono 7, rispettivamente:
- Sovrapproduzione
- Attesa
- Stock
- Movimenti
- Trasporti
- Processo (perdite)
- Difetti
Ci sarebbe ancora un altro muda, «l’Ottavo muda»: volete sapere qual è? Vi invitiamo a scoprirlo leggendo la nostra newsletter che ne approfondisce i contenuti.